Il Pavimento Sopraelevato (detto anche “pavimento galleggiante” o “pavimento tecnico”) è un sistema complesso di pavimentazione che tramite pannelli semplicemente appoggiati su appositi piedino di sostegno permette di ricavare un vano “tecnico” dove alloggiare fili per il cablaggio, l’impianto elettrico e telefonico, oltre che tubi per l’mpianto idraulico e l’espulsione di fluidi.
Il sistema è composto essenzialmente da tre elementi: il pannello di calpestio, i piedini (o colonnine) e le traverse.
Il pannello, di dimensioni standard 60 x 60 cm., è la parte del sistema che dovrà sopportare il calpestio. Esso è composto da una finitura superiore, da un’anima centrale, da un rivestimento inferiore e da un bordo perimetrale. La finitura superiore è la finitura che soddisferà le esigenze economiche, arredative e tecniche a seconda della funzione del pavimento (ufficio, abitazione, industria ecc.). In generale, potranno essere impiegate tutte le pavimentazioni di più larga diffusione come laminati, pvc, linoleum, gomma, moquette, parquet, gres porcellanato, marmo e graniti.
L’anima centrale è un composto di materiali che dovrà dare la giusta resistenza al pannello in funzione del carico da sopportare. Le soluzioni più adottate sono un conglomerato di legno misto a resine ad alta densità, dello spessore di 28 – 38 mm, per normali carichi di utilizzo (sedie, scrivanie, armadi, ecc.) in ambienti asciutti. Un mix di conglomerato ligneo e solfato di calcio, dello spessore totale di 42 mm, per carichi più importanti o per locali umidi. Un’unica anima di solfato di calcio dello spessore di mm 12 – 34 per finiture lapidee.
Il rivestimento inferiore è uno strato che arricchicse tecnicamente il manufatto avendo la funzione di controbilanciare il pannello. È generalmente relalizzato con un foglio di laminato plastico o con una lamina di alluminio (vaschetta) quando si vorrà contrastare un eventuale rimonto di umidità.
Il bordo è la finitura perimetrale del pannello. Generalmente realizzato con materiali sintetici antiurto, e applicato con collanti neoprenici, oltre che a soddisfare esigenze estetiche, ha la funzione di proteggere il pannello da infiltrazioni di acqua e di polvere.
Il piedino (o colonnina), generalmente realizzato in acciaio zincato, è un elemento meccanico regolabile, da un minimo di 40 mm ad oltre un metro. Oltre a determinare l’altezza desiderata e fornire l’appoggio alle traverse, svolge l’importantissima funzione di sopportare e scaricare il carico della pavimentazione.
La traversa, infine, è un elemento in acciaio di varie sezioni che, appoggiata al piedino ha la funzione di creare uno stabile reticolo di supporto, oltre che a contribuire all’aumento della capacità di carico in funziome della sua dimensionalità (leggiera, media o pesante).
La possibilità di poter disporre, sottopavimento, di tutti gli impianti è il vantaggio principale. Questa soluzione permette in qualunque momento di spostare attacchi e prese in funzione di nuove postazioni senza ricorrere ad interventi sul massetto o a prese volanti (non a norma). La possibilità di facilissime riparazioni e l’eventuale riutilizzo della stessa pavimentazione in altri locali, completano le principali peculiarità di una pavimentazione davvero particolare.
La manutenzione di un pavimento sopraelevato si dovrà ovviamente uniformare al tipo di finitura che avremo installato sui pannelli, cioè, come detto, laminato, parquet, linoleum, gomma, pvc, moquette ecc., per le quali voci vi rimandiamo nei links dedicati, consultando la voce “manutenzione”. In generale, sarà importantissimo, a prescindere dalla finitura, non lasciare acqua stagnante su pavimento in quanto potrebbe danneggiare il bordo di finitura (soprattutto se il pannello è in conglomerato ligneo) e, insinuatasi tra pannello e pannello, potrebbe dare luogo a putrescenze e, nei casi più gravi, a pericolosissimi cortocircuiti.