Da anni la valutazione del rischio di incorrere in traumi fisici derivanti dall’utilizzo di aree ed atrezzature sportive è il primo parametro a cui i progettisti devono attenersi nella realizzazione di aree ludiche situate sia all’interno che all’esterno. La Norma UNI EN 1177 europea regola le caratteristiche antitrauma, o antishock, in quanto ad assorbimento d’urto da caduta, dei materiali utilizzati nelle aree da gioco quali la sabbia, la ghiaia, i trucioli e la corteccia di legno. Per questi materiali la Norma prevede uno spessore non inferiore a 30 cm., aumentati poi sino a 50 cm. per poter garantire lo spessore minimo di esercizio. Nel tempo, l’ingombro necessario per l’invaso, il difficile contenimento ed il precoce impoverimento di questi prodotti dovuto al gelo, allo scorrere dell’acqua piovana ed alla marcescenza hanno portato a cercare soluzioni più funzionali sia dal punto di vista estetico che economico. La gomma, materiale eccezionale per la sua resilienza, cioè la capacità di annullare una deformazione da impatto assumendo in pochi secondi la forma originale (capacità mnemonica), è sembrata dare le migliori risposte ai quesiti dei progettisti. Da questa intuizione nasce la gomma antitrauma, o antishock. Con un notevole contributo anche ai problemi di impatto ambientale, i copertoni esausti vengono ridotti in granuli di gomma. Questi, opportunamente trattati in impianti specializzati, vengono poi trasformati in conglomerati di varie forme e spessori aventi ottime caratteristiche antitrauma.
La risposta alla prevenzione da traumi da caduta risulta essere superiore a quasi tutti i prodotti precedentemente uitilizzati. La facilità di posa e di manutenzione, il drenaggio dell’acqua piovana, l’indeformabilità, l’imputrescibilità e la resistenza ai raggi UVA rendono la gomma antitrauma particolarmente adatta per l’installazione in camminamenti, giardini, aree gioco, lidi balneari, bordi piscine ecc.